Racconto in 2000 battute per il contest settimanale nel gruppo FB Scrittori e Scrittrici emergenti. Tema: CREPA. Buona paura... ehm lettura 🤣

IL BUIO

Il temporale spacca in due la notte. I lampi colorano le nere nubi dell’idea della tempesta. E’ in questi momenti che sento il vuoto aggredirmi, i suoi tentacoli fumosi stringere il mio stomaco, gli artigli a stimolare pensieri autodistruttivi. Esco, invitando la pioggia a penetrare nella crepa profonda del mio essere, quella che parte dal cuore e inquina la mia mente. Il buio, che odora di asfalto bagnato, mi si appiccica addosso, come queste lacrime che dal cielo faccio mie. Apro le braccia e guardo l’infinito senza stelle, ridendo beffardo mentre sfido qualche dio a cui non credo a colpirmi con un fulmine. Nel silenzio sospeso fra due tuoni, mi inebrio della fragranza del temporale e gioisco del dolore che i ricordi evocano in me. Era notte anche allora, sotto una pioggia fitta e fredda, noi due a ripararci tra il profumo dei larici, io che annuso il tuo collo ma trovo il sentore della pelle di un altro uomo. Nella luce di una saetta, il riflesso colpevole e turchese del tuo occhio spaventato, nella mia mano un presagio di morte e una pietra. Nel sottobosco ignoto a ogni sentiero, hai lasciato le tue spoglie, mentre io ho perduto l’innocenza. Mi nutro ora del dolore che provo, del rimpianto per averti dedicato tempo e passione. Ti immagino sotto la terra, sola in mezzo a un bosco a cui non appartieni e non provo alcun rimorso, solo rabbia per quel che mi hai fatto. Eccomi qui, di fronte a questo lago schiaffeggiato dai venti, i fanali delle poche auto che passano a illuminare una panchina, che è solitaria come la mia anima. Sotto questa pioggia che sferza furiosa la terra, mi sento vivo. I lampioni si spengono. Sono nel buio, lo abbraccio, lo annuso, lo amo, lo divento. Sono l’ansia che vi si nasconde, il mostro nella notte e il silenzio che parla al lato oscuro e debole delle nostre menti. Schiocco le dita. Buio. E sorrido soddisfatto, pensando ai tuoi resti e a quelli del tuo amante, che nessuno troverà mai, persi – come me – nel vuoto eterno.



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