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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022
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  BREVE RACCONTO DI PRIMAVERA (FUORI STAGIONE) Quando incontrai Luca era primavera, il primo giorno di primavera per essere precisi. Ricordo il suo profumo, di cuoio e vetiver, la sua pelle morbida al tatto e i suoi lineamenti decisi. C’è un altro profumo che prevale in questa immagine che ho di allora, quello dell’aria che annunciava la fine dell’inverno, il momento in cui il cuore salta un battito e ti accorgi che un altro anno è terminato e che niente potrà più essere come prima. Mi ha portata al vecchio mulino, gemiti di legna vecchia per ogni scalino che salivamo, la polvere fine di pietre e farina stantia nelle narici, il suono dell’acqua nella gora che faceva da sottofondo alla nostra felicità. Luca mi ha condotto lì a fare l’amore, nel piccolo letto di un mugnaio che non lo occupava da anni, persa nelle sue braccia forti e nei miei dolci sospiri, le nostre anime che si fondono per crearne una sola. Da quel giorno ho fatto l’amore molte volte, con tanti uomini di cui non ricordo